Cerca nel blog

domenica 27 gennaio 2013

Disabilità: nuovo attacco al diritto al lavoro


Il Ministero del Lavoro ha dunque licenziato la bozza di decreto che dovrebbe rivedere le disposizioni sui cosiddetti esoneri parziali per le aziende obbligate all’assunzione dei lavoratori con disabilità.
Quella dell’esonero parziale è un’opportunità ammessa dalla Legge 68/1999, in casi eccezionali e che consente alle aziende, in particolari situazioni, di essere parzialmente sollevate dagli obblighi di assunzione, a fronte di versamenti onerosi nemmeno troppo gravosi.
Purtroppo, negli anni, per questa opportunità le maglie sono state sempre più larghe, nonostante le reiterate proteste delle associazioni e del sindacato.
Dal nuovo decreto ci si attendeva che vi fosse un deciso intervento restrittivo e di buon senso per restituire posti di lavoro e un impiego dignitoso a migliaia di persone con disabilità.
Purtroppo il testo del decreto che verrà sottoposto il 24 gennaio alla Conferenza Stato Regioni tradisce ampiamente queste aspettative.
“Il testo del decreto allarga ancora le maglie degli esoneri parziali, consente nuove e più ampie scappatoie, beffando le aspettative delle migliaia di persone con disabilità escluse dal mondo del lavoro”. Così, molto duramente, commenta Pietro Barbieri, presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, dopo la lettura del decreto.
“Chiediamo alla Conferenza Stato Regioni, chiamata ad esprimere un parere vincolante sullo schema di decreto, di respingere il documento e di chiederne una nuova e più garantista stesura. Anche alle Regioni conviene contare su Cittadini inclusi al lavoro, anziché persone discriminate da affidare ai servizi sociali per interventi tristemente riparatori”.

Giornata della memoria: non dimentichiamo i disabili


Il 27 gennaio si celebra in Italia laGiornata della memoria, che ricorda l’olocausto di milioni di ebrei e le altre vittime dei campi di sterminio nazisti: rom, sinti, omosessuali, testimoni Geova, popolazioni dell’Est Europa, oppositori politici.
C’è, tuttavia una pagina di quella barbarie che viene spesso ignorata.
Una pagina che, invece, va riportata all’attenzione delle nostre coscienze.
È quella che riguarda le almeno 80.000 persone disabili oggetto duna sistematicoperazione disterminio avviata da Adolf Hitler al fine di eliminare i «connazionali improduttivi»”.
Il primo passo di questo delirante progetto fu compiuto nel 1939, quando, attraverso un Decreto ministeriale che imponeva la dichiarazione dei neonati “deformi”, venne avviato un programma di soppressione dei bambini con difetti fisici e mentali.
Poco dopo la nascita i neonati venivano tolti con l’inganno o con la forza e l’uso di minacce alla famiglia e trasferiti in “reparti per l’assistenza esperta dei bambini”, che altro non erano se non strutture per l’eutanasia.
Il loro destino era segnato, cambiava solo il metodo scelto per la loro “eliminazione”: venivano lasciati morire per inedia o avvelenati con dosi massicce di farmaci quali la morfina, il luminal, il veronal e il bromuro.
Ne vennero uccisi in questo modo, secondo le stime più prudenti, almeno 5.000.
PER LEGGERE L'ARTICOLO COMPLETO CLICCATE IL LINK - http://www.paoloiorio.com/chi-sono/la-mia-attivita-2/giornata-della-memoria-non-dimentichiamo-i-disabili/